Spartacus Wiki
Advertisement
Nemici di Roma
Spartacus3x01 0232
Titolo originale Enemies of Rome
Numero 3x01
Data 25 Gennaio 2013 (USA)
14 Maggio 2013 (Italia)
Writer Steven S. DeKnight
Director Mark Beesley
Successivo Lupi alla Porta

"Nemici di Roma" è il primo episodio di Spartacus: La Guerra dei Dannati ed il trentesimo dell'intera serie.

Trama[]

Spartacus3x01 0034

La nuova stagione ha inizio sei mesi dopo in un campo di battaglia coperto dal sangue dei molti caduti mutilati dal combattimento ed un drappello di soldati romani fa rapporto ai due comandanti in carica quando all'improvviso dalla collina spunta Spartacus a cavallo pronto ad attaccare la guarnigione che si chiude a testuggine, il trace nel furore della battaglia sfonda il gruppo dei soldati fino a che il suo cavallo viene trafitto da una lancia e Spartacus viene disarcionato, nello stesso momento un gruppo di ribelli numeroso con al comando i più valorosi guerrieri quali Gannicus, Agron, Nasir, Donar, Lugo, Saxa e Nemetes si uniscono alla lotta uccidendo tutti i soldati romani e mettendo in fuga il Pretore Cossinio ed il Tribuno Furio.

Dopo che i due comandanti scappano Spartacus frustrato dalla loro dipartita uccide l'ultimo soldato fracassandogli il cranio con l'aquila della Legione, poco dopo vengono raggiunti dai restanti ribelli guidati da Crisso e Naevia che combattevano dal lato opposto annunciando la ritirata dell'esercito romano che scatena l'esultanza dei compagni, il trace rimane comunque insoddisfatto per aver perso ancora una volta l'occasione di uccidere i due comandanti, Gannicus interviene dicendo che non è andata lo stesso bene per tutti i soldati morti vicino a loro e Spartacus risponde che è stato un destino meritato per quelli che vogliono ricondurli di nuovo in catene.

Nell'accampamento romano Cossinio e Furio vengono lavati e accuditi dalle schiave mentre parlano con Metello

Wotd 0092

Cossinio e Furio raggiunti da Metello dopo la battaglia

che li rimprovera di come un manipolo di schiavi abbia potuto sconfiggerli arrivando a perdere i vessilli di Roma, Furio risponde che il Senato ha sottovalutato il numero dei ribelli e Cossinio aggiunge che le file di Spartacus sono aumentate dalla vittoria contro Glabro, dalla liberazione degli schiavi nelle miniere fino alla sconfitta del Questore Scrofa sul fiume Calore dove ha trovato la morte, poi suggerisce a Metello che se non organizzerà una difesa i ribelli raggiungeranno le porte della città, Metello allora dice che non è possibile reclutare altri uomini a causa delle campagne che i romani sono stati costretti ad affrontare e le casse dell'erario prosciugate, Cossinio afferma che ci sarebbe qualcuno che li potrebbe aiutare e Metello dice che era l'ultima soluzione che avrebbe voluto prendere ma non avendo altra scelta parlerà con Crasso per avere il suo aiuto.

Nella sua tenda Spartacus è seduto e dietro a lui sono riunite tutte le aquile conquistate alle Legioni romane, Agron e Crisso intanto sono presenti e discutono del bottino ricavato oltre a lamentarsi del mancato rapporto di Gannicus poi il trace ordina di raddoppiare la guardia per non sottovalutare i romani, infine chiede ad Agron di misurare le abilità dei nuovi arrivati così da poter attaccare di nuovo.

Spartacus3x01 0281

A Roma, Crasso si sta allenando sotto lo sguardo del figlio Tiberio che si lamenta dell'importanza che suo padre offre di più ai suoi sfizi personali con degli schiavi rispetto alle cose urgenti che premono nella Repubblica, durante il combattimento Crasso viene ferito dal suo schiavo Hilarus che immediatamente chiede scusa ma Crasso dimostra verso di lui essere molto rispettoso allora il vecchio gladiatore lo ammonisce dicendo che presta troppo il fianco quando si sente in vantaggio, improvvisamente viene raggiunto da Metello che dichiara le difficoltà dei suoi compagni contro Spartacus e chiede 10000 uomini però sotto il comando di Cossinio e Furio, Crasso accetta la proposta e Metello gli dice che si aspettava la richiesta di una posizione più rilevante come fu concessa a Pompeo contro Sertorio ma Crasso risponde stizzito che lui i meriti e gli onori vuole guadagnarseli sul campo, quando poi Metello se ne va il figlio Tiberio chiede il motivo per cui abbia scelto di sottostare alle sue richieste ed il padre risponde che farà di tutto per fermare Spartacus e per la gloria di Roma. 

Nell'accampamento Gannicus sta bevendo in compagnia di due ribelli quando Saxa sua nuova compagna entra insieme ad altre due ragazze ed i quattro festeggiano la vittoria con un'orgia, nello stesso momento anche Nasir ed Agron celebrano l'accaduto nella stessa maniera.

Successivamente sempre Gannicus parecchio alticcio raggiunge la tenda di Spartacus mentre osserva la mappa e gli chiede del rapporto che doveva portargli due giorni prima poi gli dice che si è rivelato una risorsa preziosa quindi

Spartacus3x01 0500

Gannicus rifiuta la posizione di comando al fianco di Spartacus e Crisso

vorrebbe che ricoprisse un ruolo più importante come quello di prendere il comando insieme a lui e Crisso ma Gannicus rifiuta dicendo che non si sente un comandante e che comunque li ha seguiti nella loro causa per onorare Enomao, infine gli chiede che dopo aver messo in ginocchio i romani con chi rivolgerà la sua collera visto che tutti gli uomini che lo hanno strappato da sua moglie sono morti comprese le mogli, rivelando che anche Lucrezia ed Ilizia sono morte, Spartacus risponde che non basterebbero cento mila romani per vendicare Sura e Gannicus gli racconta della sua relazione con Melitta, come ultima cosa Spartacus dice che non gli è rimasto nessuno di caro che possa confortarlo quindi farà di tutto perché nessun'altra vita possa essere stroncata e soffrire nello stesso modo.

Nella sua casa Crasso viene salutato dal figlio più piccolo e da sua moglie prima di partire dimostrando di avere ormai più interesse per la sua schiava Kore che per lei, quando poi il marito rivela che Tiberio lo accompagnerà sua moglie cerca di convincerlo ad affidargli la posizione di Tribuno, fuori dalla sala intanto proprio Tiberio sta parlando con il suo amico Sabino fino a che viene rassicurato da sua madre incoraggiandolo a dimostrare a suo padre quanto vale.

Nell'accampamento Nasir insieme agli altri ribelli cercano di capire le capacità dei nuovi arrivati quando Donar fa notare a Spartacus due persone che stanno bisbigliando, successivamente li ritroviamo alla tenda di Diotimo per cercare del cibo da un cavallo ucciso, a questo punto anche Spartacus li raggiunge e Diotimo non conoscendolo gli mostra le condizioni in cui si trovano i più difficoltosi dando la colpa alla misera

Spartacus3x01 0670

preoccupazione del "grande condottiero Re Spartacus", il trace rimane impressionato dalle sue parole non essendosi mai accorto della situazione e quando viene avvertito da Crisso del sopraggiungere di un piccolo gruppo di romani rivela il suo nome, Diotimo saputo di avere di fronte proprio Spartacus cerca di scusarsi ma il trace lo interrompe dicendo che con lui avrà sempre la possibilità di parlare liberamente. In una piccola radura Naevia sta facendo finta di raccogliere delle radici quando viene circondata da un drappello

Spartacus3x01 0821

Il messaggio di Crasso intercettato dai ribelli

romano che gli chiede cosa ci faccia vicino all'accampamento dei ribelli, la ragazza resta in silenzio allora il capo del gruppo insiste chiedendo chi ci sia con lei e Naevia freddamente risponde "c'è la morte!", detto questo lo uccide e gli altri capi ribelli intervengono, purtroppo durante il combattimento un soldato romano tenta di scappare e Spartacus chiede velocemente una lancia a Crisso poi la scaglia con precisione e lo colpisce al volo uccidendolo dopodiché Naevia gli consegna il messaggio che uno di loro trasportava.

All'accampamento Spartacus insieme a Crisso, Gannicus e Agron discutono sul rinforzo promesso da Crasso di 10000 uomini presente nel messaggio e su dove possa trovarsi la villa dove sono nascosti i due comandanti, Agron suggerisce di attuare delle imboscate sulla Via Appia ma Spartacus dice che poi verrebbero bloccati dai romani di Crasso a nord e Cossinio con Furio a sud, quando poi intuisce dove potrebbe essere la villa impulsivamente il Germano dice di attaccarli tutti insieme facendo una strage ma Spartacus lo ferma dicendo che con troppi uomini rischierebbero di farsi scoprire ma con pochi potrebbero agire furtivamente ed ordina a Gannicus e Crisso di seguirlo, Agron interviene chiedendo il motivo per cui non può andare con loro ed il trace gli ordina di prendere il comando al suo posto raggruppando qualsiasi persona che possa brandire una spada ed avere un compito di vitale importanza.

Nella loro tenda Naevia è preoccupata del piano pericoloso di Spartacus e si lamenta con Crisso ma il compagno la stringe a se facendogli notare l'ardore che la contraddistingue poi comincia a baciarla e la ragazza lo incita ad ucciderli tutti senza pietà e concludere il discorso facendo l'amore.

Spartacus3x01 0913

A Roma, Crasso riprende l'allenamento con Hilarus ed il figlio gli fa notare di perdere tempo ancora con uno schiavo, il padre dice che anche Spartacus era ritenuto tale ma adesso non crede che sia così, Tiberio continua a non prendere in considerazione le parole del padre e gli chiede se veramente metterebbe a confronto Spartacus con un romano e Crasso risponde che spesso si è comportato in modo migliore di un romano, queste parole creano in Tiberio una risata di scherno che irrita Crasso e per punire la superbia del figlio lo invita a sfidare Hilarus e provare di avere ragione, a quel punto Tiberio afferra la spada e dopo alcuni minuti di combattimento il vecchio gladiatore lo colpisce con un pugno stendendolo a terra e per questo gesto chiede subito scusa ma Crasso afferma che ha giustamente impartito una lezione al figlio come quelle che impartisce Spartacus sbeffeggiando tutti i romani che cadono a terra dopo averlo affrontato.

Sopra una collina che si affaccia sulla villa dove sono alloggiati Cossinio e Furio, i tre ribelli uccidono le sentinelle poi si appostano in attesa visto il numero superiore di soldati e Spartacus consiglia di aspettare dimostrando di avere un piano.

Da questo punto le immagini si sovrappongono tra il combattimento di Crasso e Hilarus con l'assalto dei ribelli, all'interno della villa Cossinio è stanco di aspettare gli aiuti di Crasso o quelli di Longino nella Gallia Cisalpina quindi è deciso ad intervenire ma all'improvviso un soldato riferisce che i ribelli stanno avanzando a nord, allora il Pretore ordina di avvertire Mummius per dare appoggio alle sue truppe liberando così la villa come Spartacus aveva preventivato.

Sulla collina Spartacus rivela che l'avanzata di Agron ha sortito i suoi effetti ed adesso possono chiudere la faccenda per sempre.

Intanto Crasso si allena con Hilarus mentre Tiberio viene accudito da Kore che ripulisce le sue ferite dicendogli di mettere da parte l'orgoglio e fare il meglio per guadagnare la fiducia di suo padre.

Alla villa Spartacus, Gannicus e Crisso uccidono altre guardie ed entrano senza fare rumore, nel frattempo Crasso dimostra frustrazione nel combattere ed Hilarus lo rassicura dicendo che ci vuole tempo per imparare, Crasso fa notare che non è quello il motivo, lo schiavo chiede scusa se ha fatto qualcosa per offenderlo ed il padrone lo redarguisce dicendo che i suoi colpi sono trattenuti e che forse non lo ritiene all'altezza quindi lo invita ad attaccarlo con ferocia e senza pietà, Tiberio interviene ma suo padre lo ferma dicendo che questa è la sua ultima prova per capire se potrà competere con un suo pari, a quel punto Hilarus dice che lo invita ad ucciderlo e Crasso risponde sprezzante che gli ordina di provarci, lo schiavo afferma che comunque sia la sua morte sarà decretata lo stesso visto che anche se non morirà nel duello verrà giustiziato per averlo ucciso, Crasso allora per dimostrare la sua lealtà e con suo figlio testimone promette che se verrà ucciso Hilarus si guadagnerà la libertà e 10000 denarii, la richiesta viene contrastata da Tiberio ma il padre dice che il peggior nemico di un uomo è il dubbio quindi non vuole averlo quando affronterà Spartacus poi invita Hilarus a scegliere oppure venire giustiziato, il vecchio gladiatore viste le condizioni accetta e parte subito all'attacco colpendo più volte il suo padrone con lo scudo.

I ribelli penetrano nella villa ed uccidono i soldati romani mentre Furio suggerisce al Pretore di scappare di nuovo ma Cossinio non ne ha intenzione.

L'incontro riprende e Crasso viene steso a terra, Kore chiede a Tiberio di fermare il combattimento ma il ragazzo dice che non può disobbedire all'ordine, intanto suo padre impugnando due spade viene disarmato di una ma con l'altra ferisce Hilarus ad una gamba.

I ribelli continuano a sterminare tutti i soldati mentre nel combattimento Crasso continua a mostrare il fianco come era stato avvertito da Hilarus in precedenza quindi perde di nuovo la spada ma riesce sempre ad evitare il colpo decisivo, rimasto con una sola arma Crasso tenta l'affondo ma viene disarmato ancora, a quel punto senza spade Crasso

Spartacus3x01 1107

schiva un colpo poi durante un secondo affondo finale afferra la lama della spada a mani nude e con un giro a 360° infilza la punta della spada nell'addome di Hilarus ferendolo mortalmente, il vecchio gladiatore rivela di essersi accorto dell'inganno a causa dell'ammonizione iniziale complimentandosi con lui, Crasso per rispetto e riconoscenza gli rivela nell'ultimo istante di vita che userà i soldi promessi per la sua liberazione per erigere un monumento in onore del grande gladiatore Hilarus.

Spartacus3x01 1141

Alla villa Cossinio e Furio rimangono da soli in trappola e Crisso insieme a Gannicus si occupano degli ultimi soldati di guardia mentre Spartacus comincia a combattere contemporaneamente con i due comandanti romani disarmandoli entrambi, visti sconfitti Cossinio chiede quali siano i termini della resa e Spartacus risponde che non ci sono condizioni che un romano sia in grado di rispettare poi con un primo colpo taglia la gola a ciascuno dei due poi con un secondo li decapita entrambi, alla fine i corpi senza vita dei comandanti cadono nella vasca dietro di loro mentre Spartacus ordina di recuperare le teste.

A Roma, Metello comunica l'accaduto a Crasso mostrando però dubbi sul fatto che i suoi uomini che portavano il messaggio dei rinforzi siano passati vicini all'accampamento dei ribelli trovando il pericolo, Crasso lo invita a parlare apertamente ma Metello risponde di mettere da parte i problemi passati conferendogli il comando supremo con il titolo di Imperatore con il compito di sgominare Spartacus, dopo che Metello se ne è andato Tiberio capisce che suo padre aveva programmato tutto e gli chiede come faceva a sapere che Spartacus non sarebbe fuggito dopo aver trovato il messaggio ma avrebbe attaccato e suo padre gli risponde che ne era certo perché anche lui avrebbe fatto lo stesso.

Spartacus, Agron, Gannicus e Crisso discutono

Spartacus3x01 1188

all'accampamento e Crisso ed Agron sono desiderosi di distruggere anche le truppe di Mummius in rotta ma Spartacus afferma che invece devono trovare un posto dove riorganizzarsi perché il freddo e la fame al sopraggiungere dell'inverno li porterebbe alla sconfitta, Crisso allora dice che non c'è un luogo dove possa contenerli tutti e Spartacus risponde infatti che l'unica soluzione è quella di strappare a Roma una intera città portando morte e distruzione.

Note[]

  • Prima dell'inizio di questa serie era stato pianificato un lungometraggio ma dopo che i Writers si resero conto che molte parti sarebbero state tagliate a causa della censura l'idea fu abbandonata.
  • Nella realtà Cossinio e Furio oltre al Questore Gaio Toriano furono sotto il comando di Publio Varinio e vennero annientati prima della sconfitta definitiva di Varinio in cui non è certa la morte come riportato nella serie precedente.
  • Durante il colloquio tra Gannicus e Spartacus possiamo notare nella tenda 6 Aquile della Legione ad indicare i comandanti romani sconfitti, in realtà i nemici sconfitti fino a quel momento sono 5 ovvero Glabro, Varinio, Scrofa, Furio e Cossinio nonostante che gli ultimi due fossero ancora in vita. Sempre per quanto riguarda le insegne romane, Cossinio racconta a Metello che Spartacus ha rubato tutte le prestigiose effigi romane dopo aver distrutto le truppe di Scrofa mentre nella realtà fu Varinio a subire questo disonore.
  • Il figlio maggiore di Crasso era omonimo del padre quindi il nome Tiberio è stato inserito per identificarlo meglio rispetto a due persone dello stesso nome.
  • Marco Licinio Crasso fu nominato Pretore nel 72 a.C. e non Imperatore come mostrato nella serie.
  • Nella prima apparizione di Nasir, il siriano si è spesso lamentato della pesantezza della spada infatti da questa stagione si può notare che la sua arma principale è la lancia.
  • In questa serie Sertorio viene chiamato nella forma italianizzata e non Sertorius come è stato nella serie precedente.
  • I costumi dei personaggi in questa stagione rivelano alcuni abbellimenti della classe superiore Romana, anche Spartacus ha incorporato una corazza romana sul petto oltre ad una protezione nella sua spalla sempre dello stesso stile.
  • I soldati romani usano visibilmente le staffe ai cavalli mentre queste sono state conosciute non prima del V sec. d.C. nel periodo bizantino.
  • Quando Diotimo e Spartacus stanno parlando nella tenda si può notare come quest'ultimo tenti per tre volte consecutive di rinfoderare la spada.
  • Il creatore Steven S. DeKnight ha rivelato che già dal primo episodio ha voluto mostrare il tono della serie e cioè del diverso tipo di storia, una grande battaglia con una rivelazione epica che porta Spartacus ad effettuare una carica a cavallo ed il suo esercito a seguirlo dietro di lui, la scena più semplice da scrivere invece è stata quella in cui Spartacus e Gannicus discutono della posizione di comando che il trace vorrebbe consegnare al compagno dimostrando come Spartacus abbia messo il cuore da parte per essere in grado di fare ciò che è giusto, infine la parte che preferisce è quella della introduzione di Crasso che secondo lui porta nuova vita e sangue nella serie che però non si vanta di essere il cattivo che porta il pubblico ad odiarlo ma guadagnarsi il tifo del pubblico che si augura non gli succeda niente di male.
  • In una intervista sempre di Steven S. DeKnight ha rivelato che il personaggio di Donar è stato creato appositamente per essere ucciso in Spartacus: La Vendetta poi l'idea è stata accantonata ed il personaggio fa di nuovo la sua comparsa in questa ultima stagione.
  • Al tempo della Repubblica romana il titolo di Imperatore o Imperator era l'equivalente di un comandante, veniva assunto dopo una importante vittoria e necessario per celebrare il Trionfo, veniva poi abbandonato dopo la proclamazione.
  • Durante l'incontro nella tenda Gannicus rivela a Spartacus la morte di Lucrezia ed Ilizia ma non è noto come sia venuto a saperlo, molto probabilmente ne ha avuta conoscenza dal giro di amicizie mantenute durante i suoi viaggi dopo aver conquistato la libertà, inoltre nel momento che Gannicus racconta a Spartacus della morte di Melitta e di essersi successivamente vendicato le immagini della sua mente mostrano l'uccisione di Tullio dando prova che infatti Gannicus non ha mai saputo che in realtà il vino era stato avvelenato da Lucrezia.
  • Quando il figlio minore raggiunge Crasso nel suo studio e dice di voler partire in guerra con lui suo padre risponde "come vorrei tu avessi l'età per stare al fianco di tuo padre, adesso corri a letto e sogna i tuoi futuri allori", tale affermazione si rivelerà giusta perché Publio Licinio Crasso dopo essere stato per alcuni anni al servizio di Giulio Cesare in Gallia combatterà al fianco del padre in Siria contro i Parti nella battaglia di Carre dove nel 53 a.C. troveranno entrambi la morte.
  • Parlando dei mancati aiuti Cossinio pronuncia la frase "il dado ormai è tratto" facendo riferimento alla famosa frase latina "Alea Iacta Est" e cioè "Il Dado è Tratto" attribuita da Svetonio a Giulio Cesare che l'avrebbe pronunciata quando il 10 Gennaio del 49 a.C. varcò il fiume Rubicone entrando in suolo romano e dando vita alla seconda guerra civile.
  • I nomi di Antonio e Lucullo menzionati da Metello si riferiscono a:
    • Marco Antonio Cretico, padre del famoso triumviro Marco Antonio, venne eletto Pretore nel 75 a.C. e l'anno successivo con l'appoggio di Marco Aurelio Cotta e Publio Cornelio Cetego prese il comando della flotta romana e la giurisdizione delle coste del Mediterraneo per eliminare i pirati di Mitridate, essendosi dimostrato avaro e facendo uso del proprio potere per ottenere più denaro possibile organizzò un attacco contro Creta ma venne sconfitto miseramente e morì nel 71 a.C. venendo chiamato Cretico in segno di derisione.
    • Marco Terenzio Varrone Lucullo, eletto Console nel 73 a.C. insieme a Longino divenne Proconsole di Macedonia, terminato il consolato condusse parecchie campagne militari specialmente contro Mitridate insieme al fratello Lucio Lucullo per poi intervenire contro le forze ribelli di Spartaco sbarcando a Brundisium odierna Brindisi per bloccarne l'avanzata fino alla battaglia finale.
  • Il nome di Longino menzionato da Cossinio si riferisce proprio a Gaio Cassio Longino che fu eletto Console nel 73 a.C. e poi Proconsole della Gallia Cisalpina dove tentò di fermare le truppe di Spartaco presso Mutina odierna Modena ma venne sconfitto.
  • Sia Lucullo che Longino combatterono Spartaco prima dell'arrivo di Crasso ma non vengono rappresentati visibilmente nella serie.
  • Nel momento in cui viene mostrata Roma al termine dell'episodio, si può notare il Circo Massimo interamente costruito, nella realtà questo particolare non sarebbe potuto essere possibile visto che tale struttura ottenne la sua forma definitiva proprio grazie a Giulio Cesare nel 46 a.C. e probabilmente completato da Augusto successivamente.
  • La rivolta di Spartacus non verrà mai chiamata durante la serie con il nome ufficiale di Terza Guerra Servile.
  • Nei crediti finali l'episodio è dedicato alla memoria di Ben Stockwell (9 Agosto 1968 - 4 Aprile 2012), Rumorista durante Spartacus: Sangue e Sabbia e Spartacus: La Vendetta scomparso prematuramente.
Advertisement